Vorrei inventare delle parole nuove, Signore,
per parlare di te
ai miei fratelli ed alle mie sorelle,
per rompere la nenia dei discorsi ripetuti,
per spezzare la cantilena
delle formule recitate macchinalmente.
Vorrei inventare delle parole nuove, Signore,
per lodare il tuo amore
che si è incarnato in Gesù,
Signore, Dio della Parola che si è fatta carne.
Vorrei inventare
delle melodie inedite, Signore,
per far cantare la mia gioia
e far salire la mia lode,
vorrei avere, Signore,
la voce di quegli artisti
che esprimono la loro fede
per mezzo del canto e della musica.
Vorrei inventare
delle melodie inedite, Signore,
per proclamare il mistero della tua risurrezione,
Signore, Dio della gioia eterna.
Vorrei inventare
delle tinte straordinarie, Signore,
per mettere colore sul grigiore dei nostri giorni
per dipingere lo spendore del cielo e dello spazio,
le montagne turchine il tramonto del sole.
Vorrei inventare
delle tinte fantastiche, Signore,
per far sprigionare la luce dal volto di un bambino.
Signore, Dio creatore
del cielo e della terra.
Jean-Robert Guaegi
tratto da: Un Sentiero nella Foresta,
tratto da: Un Sentiero nella Foresta,
raccolta di testi di fede,
a cura di Renato Coïsson,
Stampato ma non pubblicato,
Torre Pellice, 2006, p. 40.
Nessun commento:
Posta un commento