martedì 30 novembre 2010

LE BEATITUDINI: LO SGUARDO DI GESU'



Fratel MichaelDavide,
Patire le beatitudini
Edizioni La Meridiana,
(paginealtre)
Molfetta (BA), 2010, pp. 296;
www.lameridiana.it


Le beatitudini sono una scuola di felicità.
Ciò che nella tradizione antica è
appannaggio esclusivo degli dei, attraverso
la sguardo di Gesù viene condiviso con tutti gli uomini
che sanno vivere in modo nuovo.
Il problema è che, sospinti da stimoli e sollecitazioni,
ciascuno cerca di cambiare il proprio stile di vita
e le situazioni in cui vive in qualcosa di diverso. Invece,
le beatitudini invitano ad accogliere quello che siamo
con gratitudine e con profonda soddisfazione: aderire
a ciò che siamo per rimanere integri e intatti in ciò
che si è. Si tratta di rifiutare l'illusione che la vita possa
assumere il suo senso pieno e il suo valore autentico solo
per l'intervento di qualcosa di estraneo a se stessi.
Le Beatitudini non sono la porta di ingresso per
l'alienazione che proietta i propri bisogni in un futuro
utopico in cui si sublimano le proprie frustrazioni, bensì
è l'accoglienza coraggiosa di quel poco su cui il molto
potrà crescere naturalmente e gradatamente.

(tratto dalla seconda di copertina).

Fratel MichaelDavide, è monaco benedettino,

è nato a Fasano (BR) nel 1964,

ha conseguito il dottorato in Teologia Spirituale

presso l'Università Gregoriana di Roma

tra le sue pubblicazioni in particolare sull'argomento della serata:

- Patire le Beatitudini, edizioni La Meridiana, Molfetta (BA), 2010.

Con le Edizioni La Meridiana ha già pubblicato:

- Etty Hillesum. Dio matura. Un viaggio in quaranta tappe

- Le donne di San Benedetto

- Rut, donna altra

per le Edizioni Dehoniane Bologna i volumi:

Messa quotidiana. Riflessioni di fratel MichaelDavide;

- si veda anche il sito internet di recentissima costruzione di cui è tra i curatori:

www.lavisitation.it


lunedì 29 novembre 2010

BEATITUDINI

BEATI GLI ALBERI DI VITA

Beati
coloro che sono alberi di vita,
oceani di tenerezza,
fiumi di fertilità,
vulcani di conforto, campi di nutrimento,
pietre da costruzione,
tempeste di immaginazione,
spazi di libertà,
fiori per sorridere,
valli di comunicazione,
montagne di silenzio,
deserti per poter gridare,
stelle per ispirare i poeti.

Anonimo

tratto da: Comitato Italiano per la CEVAA,

In Attesa del Mattino,

raccolta di testi di fede,
a cura di Renato Coïsson.
Stampato ma non pubblicato,
Torre Pellice, 1991, p. 158.

sabato 27 novembre 2010

SERMONI PER ESSERE PRIMA DI TUTTO FEDELI ALLA PAROLA DI DIO

Giovanna Pons,
La luce buona e la luce vera
Sermoni e interventi,
prefazione di Giorgio Bouchard,
Trauben editrice, Torino, pp. 204.

Questa raccolta di sermoni e interventi di Giovanna Pons copre un arco di circa 25 anni.
Sono il risultato della sua costante ricerca di come poter testimoniare la fede in Gesù Cristo nella vita quotidiana, quella vita che ti pone in relazione con l’ambiente in cui sei chiamata a vivere e operare.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale le donne avevano ormai preso coscienza di poter essere presenti concretamente in tutti gli ambiti sociali e culturali, anche in quelli che fino a quel momento erano a loro preclusi perché considerati di esclusiva competenza maschile, come quello ecclesiastico.
Anche la Chiesa Valdese ne fu toccata, ma l’attesa del riconoscimento di un ruolo pastorale per la donna fu lungo: uno degli interventi affronta appunto questo tema, ma anche il sermone tenuto per l’apertura del Sinodo valdese 1994 vuole testimoniare che la vocazione della donna è opera dello Spirito Santo e non può essere impedita dall’istituzione ecclesiastica.
La lunga attesa di Giovanna Pons fu colmata dalla professione di insegnante di materie scientifiche nella scuola media superiore: infatti il sermone tenuto per l’apertura dell’anno accademico della Facoltà Valdese di Teologia nell’anno 2000 tratta de “il limite della Scienza”.
Questi scritti ci trasmettono anche un forte coinvolgimento nella situazione sociale degli emarginati, in particolare per i migranti, tra i quali l’autrice ha operato al servizio della Chiesa Luterana in Germania e poi come Pastora della Chiesa Evangelica di lingua italiana in Svizzera. Sermoni e interventi attravero i quali si percepisce la tensione dell’autrice di voler lasciare parlare lo Spirito sia pure attraverso il firltro delle proprio esperienze di vita.

(tratto dalla quarta di copertina)

venerdì 26 novembre 2010

UNA PREGHIERA DA METTERE IN PRATICA

RIEMPILO DI AMORE

Sempre, quando c’è un vuoto nella tua vita,

riempilo di amore.

Adolescente, giovane, vecchio,

sempre, quando c’è un vuoto nella tua vita,

riempilo di amore.

Non pensare: ne soffrirò;

non pensare: mi sbaglierò;

vai spontaneamente, allegramente,

alla ricerca dell’amore.

Ama, come puoi,

ama tutto quello che puoi,

ama sempre.

Non preoccuparti dello scopo del tuo amore;

contiene in se stesso il suo scopo.

Non giudicarlo incompleto,

perché non troverai risposta alla tenerezza;

l’amore porta nel dono di se, la sua pienezza.

Sempre, quando c’è un vuoto nella tua vita,

riempilo di amore.

Amado Nervo



tratto da: Comitato Italiano per la CEVAA,

In Attesa del Mattino,

raccolta di testi di fede,
a cura di Renato Coïsson.
Stampato ma non pubblicato,
Torre Pellice, 1991, p. 97.