lunedì 31 gennaio 2011

ATLANTE STORICO DEL CRISTIANESIMO ANTICO

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Istituto patristico Augustinianum,
Dipartimento di studi classici e cristiani, Università di Bari

ATLANTE STORICO DEL CRISTIANESIMO ANTICO

A cura di Angelo Di Berardino
con la collaborazione di Gianluca Pilara

Edizioni Dehoniane Bologna
EDB

Anno: 2010
Edizione: 1
Collana: Primi secoli
Pagine: 402



tratto dal sito: www.dehoniane.it



Descrizione dell'opera

L'atlante fornisce il quadro storico e geografico di riferimento per una conoscenza in prospettiva cronologica dei Padri della Chiesa fino all'VIII secolo. Costituito di 58 cartine, ripercorre la storia religiosa, sociale e culturale del cristianesimo antico e altomedievale. A ogni territorio considerato è riservata una cospicua serie di dati, che ne consente la ricostruzione dell'esperienza cristiana. Il volume è corredato di un ricco apparato iconografico, che illustra in particolare luoghi e monumenti. Un'ampia bibliografia essenziale internazionale per approfondimenti e numerosi indici chiudono il volume.


Sommario

Presentazione. Mappe. AREE GEOGRAFICHE. Palestina, Arabia, Himyar (Arabia felix). Siria, Mesopotamia, Adiabene, Persia, India. Armenia, Georgia (Iberia), Albania del Caucaso. Asia minore. Egitto, Libia, Nubia ed Etiopia. Penisola balcanica (con Grecia, Creta, Gothia). Italia e isole. Africa. Spagna e Portogallo (Hispania et Lusitania). Norico e Rezia (e Vindelicia). Gallia (Belgio, Germania, Olanda). Britannia e Irlanda. INDICI. Indice delle carte. Indice generale dei nomi. Indice dei nomi antichi e corrispettivi moderni. Indice dei nomi moderni e corrispettivi antichi.


Note sul curatore

ANGELO DI BERARDINO, religioso agostiniano, già preside dell'Istituto Patristico Augustinianum dove tuttora insegna, autore di molte opere, ha tra l'altro diretto il Dizionario patristico e di antichità cristiane, Marietti, Casale Monferrato 1983-1999, nonché il Nuovo Dizionario patristico e di antichità cristiane, Marietti, Casale Monferrato 2006-2008.



www.dehoniane.it

sabato 29 gennaio 2011

GIORNATA CONTRO LA LEBBRA

Da oltre 130 anni le chiese evangeliche operano nel campo della cura medica contro la lebbra mediante un organismo internazionale e interconfessionale, la Leprosy Mission International, di cui la “Missione evangelica contro la lebbra” è la sezione italiana. Come ogni anno anche quest'anno nell'ultima domenica di gennaio le chiese evangeliche italiane dedicano la loro colletta a sostegno di questo organismo. I progetti in corso sono concentrati nell'area dell'Asia centro meridionale e dell'Africa.




tratto dal sito:
www.chiesavaldese.org

si veda il sito:

www.missionelebbra.org

giovedì 27 gennaio 2011

79 DISEGNI PER RICORDARE E CAPIRE






Thomas Geve
Qui non ci sono bambini
Un'infanzia ad Auschwitz

Traduzione di Margherita Botto,
(collana Frontiere Einaudi),
Einaudi
Yad Vashem Publications
2011, pp. 186.
www.einaudi.it


tratto dalla seconda e terza
di copertina:


A tredici anni il desiderio di esplorare e conoscere il mondo ti fa spalancare gli occhi, stupiti e avidi, sulla realtà che ti circonda: ma cosa succede quando il tuo unico, insuperabile orizzonte è quello dell’Olocausto, dell’umiliazione quotidiana e sistematica? Come si diventa uomini quando nulla intorno a te è degno di un uomo?

«Sono nato nel 1929 e nel 1933 i nazisti prendono il potere: l’unico mio ricordo è la persecuzione». Thomas Geve ha tredici anni quando, nel 1943, viene deportato ad Auschwitz. Solo perché ha l’aria di essere un po’ più grande della sua età, Thomas viene assegnato ai lavori forzati: nella logica folle e rovesciata del campo è una fortuna perché «i bambini al di sotto dei quindici anni vengono mandati direttamente alle camere a gas». Nonostante le quotidiane violenze, un lavoro che è solo tortura, la scientifica e continua offesa alla dignità umana, Thomas sopravvive: l’11 aprile 1945 le truppe alleate irrompono nel campo e liberano i prigionieri. Allora fa qualcosa di unico nella storia delle testimonianze dei sopravvissuti. Per conservare la memoria dell’inferno e raccontare ai genitori ciò che ha visto (non sapendo ancora che la madre, internata come lui, non è sopravvissuta), sceglie di fare quello che ogni bambino ha sempre fatto: inizia a disegnare. Si procura delle matite colorate, un bene prezioso e inarrivabile durante i giorni della prigionia, e trasforma il retro dei moduli e dei formulari delle SS nei 79 disegni che compongono questa raccolta (e solo più tardi, anni dopo, aggiungerà qualche, essenziale, parola di commento).

Ogni cosa, ogni episodio, ogni traccia, per quanto flebile, di vita, ogni manifestazione, per quanto spaventosa, dell’orrore, viene registrata dai disegni di Thomas. Con il tratto semplice e stilizzato della sua età ma con con l’attenzione per il dettaglio del futuro ingegnere, Geve dà vita a un documento di una bellezza straziante nel suo tentativo di sfidare l’abisso con lo sguardo, e le matite, di un bambino.



Thomas Geve nasce a Stettino, sulle rive del Baltico, nel 1929. A cinque anni si trasferisce con la madre a Berlino presso i nonni, mentre il padre è costretto a emigrare in Inghilterra. Nel 1943, a poco più di tredici anni, viene deportato ad Auschwitz e in seguito a Gross-Rosen e Buchenwald, dove finalmente, nell’aprile 1945, irrompe l’esercito alleato che libera gli internati. Geve chiede delle matite e dei fogli con cui fissa 79 disegni il ricodo della prigionia. Riunitosi al padre, dopo la guerra si trasferisce prima a Londra e poi in Israele, dedicandosi alla carriera di ingegnere civile. Nel 1985 dona i suoi disegni al museo Yad Vashem, il memoriale ufficiale di Israele delle vittime ebree dell’Olocausto, dove vengono raccolti, restaurati e conservati.

Da quei giorni del 1945 Thomas Geve non ha mai più disegnato.



Preghiera composta in un campo di sterminio da un ebreo

Pace agli uomini che desiderano il male; si ponga fine ad ogni vendetta, non si parli più di castigo e correzione. I crimini commessi superano ogni misura; i limiti di ogni percezione umana, e molti sono i testimoni del sangue versato.

Per questo, o Dio, non pesare con la bilancia della giustizia gli orribili delitti dei carnefici, di cui è giusto ti rendano conto, ma fa che le cose possano andare in altro modo. A tutte le persone che hanno agito con malvagità, ai carnefici, delatori e traditori, metti piuttosto in conto tutto il coraggio e la forza d’animo degli altri, la rassegnazione, la profonda dignità, la pena silenziosa, la fatica, la speranza, mai venuta meno, il coraggioso sorriso che vinceva le lacrime, e tutto l’amore, il sacrificio, l’amore bruciante.

Tutti i cuori segnati e torturati che resistettero forti, senza perdere fiducia di fronte alla morte e nella morte, nelle ore della più acuta debolezza.

Fa’ che conti tutto questo, o Dio. Come prezzo di riscatto per il perdono della colpa, perché risorga la giustizia.

Conti tutto il bene, non il male. E ricordando i nostri nemici non parleremo più di sacrificio, non saremo l’incubo e l’orrore degli spiriti, ma verremo in loro aiuto perché possano abbandonare il razzismo.

Solo questo chiederemo loro quando tutto sarà finito, un giorno, di poter vivere come persone fra persone. Torni la pace su questa povera terra, su ogni persona di buona volontà, la pace si estenda a tutti, senza distinzione.

Ricorda, invece, i frutti che abbiamo portato proprio da queste sofferenze: E’ cresciuta in noi la disponibilità, ci si è fatta, più limpida la lealtà, più ampia la generosità E quando essi si presenteranno per il tuo giudizio, lascia che i frutti che abbiamo portato siano il loro perdono.

Preghiera composta in un campo di sterminio da un ebreo


tratto da:

«la Voce alessandrina»,

Settimanale di informazione e di opinione

della diocesi di Alessandria,

Alessandria venerdì 21 gennaio 2011,

N.2 – Anno CXXXII,

p. 13.

mercoledì 26 gennaio 2011

FARE MEMORIA

In prossimità del "Giorno della Memoria 2011" l'Amministrazione Provinciale di Alessandria (in particolare l'Assessorato alla Cultura) e l'Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria hanno proposto un’interessante conferenza su una tematica particolare, fino ad oggi poco sviluppata dalla storiografia concentrazionaria: le religioni nei campi di concentramento nazisti.

A dimostrazione di come l’argomento appaia oggi più che mai importante di fronte al sempre più diffuso clima di indifferenza verso la dolorosa esperienza della deportazione nei Lager e della Shoah, voglio citare le parole del coordinatore dell'iniziativa, il professor Gian Piero Armano: «Aver proposto la riflessione sulle diverse esperienze religiose nei Lager rende giustizia ai testimoni di Geova, ai sacerdoti cattolici, ai pastori protestanti, ai preti ortodossi, ai rabbini e agli hazanim ebrei, i quali non solo dimostrarono di non voler essere ossequienti ad Hitler e al nazifascismo, ma, accomunati dalla fame e dal freddo, dai pidocchi e dalla paura, calpestati nella loro dignità umana e religiosa, scoprirono ancora di più nell'apice della tragedia il significato profondo della vita e della fede, avvertirono in anteprima che in ogni esperienza religiosa c'è del buono e del vero, vissero forme di ecumenismo inusuale ma foriero di nuove speranze, condivisero esperienze indimenticabili che cementarono ancora di più le diversità e permisero di superare le varie forme di divisione culturale, religiosa, sociale. Nella tragedia dei campi di detenzione e dei Lager si manifestarono luminosi esempi di umanità e di santità. Se il nazismo e il fascismo crearono condizioni di disumanità che raggiunsero l'apice nella realtà concentrazionaria, dalle diverse esperienze religiose nei Lager è emersa una straordinaria pagina di storia dell'umanità»

La conferenza si è tenuta il 20 gennaio u.s. presso la sede dell’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria e ha visto la presenza di due qualificati relatori: il professor Giorgio Vecchio, docente di Storia Contemporanea presso l’Università di Parma, e il dottor Gianni Genre, pastore presso la Chiesa Valdese di Pinerolo. Moderatore il professor Maurilio Guasco, docente di Storia del Pensiero Politico Contemporaneo presso l’Ateneo alessandrino.

Nel corso della serata è stato fatto cenno alle diverse esperienze di vita degli internati nel variegato mondo dei lager nazisti, a partire dai primi anni della dittatura , fino al periodo bellico e alla caduta del regime. Sacerdoti e suore cattolici, pastori protestanti, preti ortodossi, nonché uomini e donne professanti altre religioni, ebbero la possibilità, in occasione di quella tragica esperienza di condivisione del dramma della prigionia, di dare inizio ad una prima forma di ecumenismo, nel confronto e anche, talvolta, nello scontro. I relatori hanno ricordato l’azione spirituale esercitata tra i detenuti da parte di questi uomini di fede, la relazione di aiuto messa in atto, la presa di posizione decisa e coerente contro il potere dominante, anche a costo della propria vita. In particolare il pastore Genre ha esaminato la posizione assunta dalla “Chiesa confessante” tedesca e ha tratteggiato tra l’altro la figura del pastore tedesco Dietrich Bonhoeffer, con numerose citazioni tratte dai suoi scritti, evidenziandone non solo la ricchezza spirituale, ma soprattutto la sua forza morale, la sua tenace esortazione all’azione concreta contro un regime che tentava di affossare la dignità dell’uomo. Non meno significativa è apparsa la vicenda di Paul Schneider, pastore evangelico in una piccola località di campagna della Renania, quasi sconosciuto in Italia, che Genre ha voluto però ricordare come esempio di coraggiosa abnegazione e di altissima spiritualità pagate con la vita.

Entrambi i relatori hanno condotto la loro disamina partendo dalle testimonianze lasciate dai sopravvissuti nei loro scritti e da riferimenti a giornali e documenti del tempo, evidenziando come per molti anni ci sia stato “silenzio” nei confronti della realtà concentrazionaria, sia da parte dei protagonisti, sia da parte istituzionale e come non si possa negare l’esistenza di zone d’ombra nei confronti della condanna dell’antisemitismo non sempre pronunciata, (quando pronunciata), in modo netto e libero da ambiguità.

Le relazioni hanno stimolato, tra il numeroso pubblico, un interessante dibattito che ha favorito ulteriori approfondimenti del tema proposto. Particolarmente gradita è stata per noi, membri delle comunità metodiste di Alessandria, Bassignana e San Marzano, la presenza e l’intervento del pastore Genre che ringraziamo insieme al nostro pastore Antonio Lesignoli.

Ida Contino


lunedì 24 gennaio 2011

DIO CI SCRIVE...

“Monologo…”


Mentre ti alzavi questa mattina, io ti stavo osservando. Speravo che tu mi parlassi, anche solo qualche parola, domandando il mio parere su qualche argomento o ringraziandomi per qualcosa di buono che ti era capitato ieri. Ho notato che eri molto occupato…a cercare i vestiti adatti da indossare per andare al lavoro. Continuavo ad aspettare mentre ti preparavi correndo per la casa; credevo che avresti trovato qualche minuto per fermarti e dirmi: “Ciao!”, ma eri troppo occupato.

Per vedere se finalmente notavi la mia presenza, accesi il cielo per te, lo riempii di colori e di dolci canti di uccelli…però neppure te ne eri accorto.

Ti ho guardato mentre andavi verso il lavoro e ho aspettato pazientemente tutto il giorno. Suppongo che, con tante attività, fossi troppo occupato per dirmi qualcosa.

Di ritorno dal tuo lavoro, ho visto la tua stanchezza e ho voluto mandarti la pioggia perché l’acqua si portasse via il tuo stress. Ho pensato che facendoti questo piacere, ti saresti ricordato di me. Invece, infuriato, hai offeso il mio nome. Desideravo tanto che mi parlassi…comunque restava ancora abbastanza tempo. Hai acceso la televisione: ho aspettato pazientemente mentre vedevi il tuo programma preferito. Dopo hai cenato e ti sei dimenticato di me. Vedendoti stanco ho capito il tuo silenzio, e ho spento lo splendore del cielo, ma non ti ho lasciato nel buio: l’ho tramutato in un luccichio di stelle…

E’ stato bello, peccato che non te ne sia accorto.

All’ora di dormire credo che tu fossi già sfinito. Hai augurato la buona notte ai tuoi familiari, sei andato a letto e ti sei addormentato subito. Ho accompagnato con una musica i tuoi sogni, e i miei animali notturni hanno dato sfoggio di sé… Ma non importa: può darsi che tu non ti renda conto che sono sempre lì per te. Ho più pazienza di quanto tu possa immaginare. Vorrei fartela vedere, perché tu possa averla anche con gli altri. Ti amo così tanto che aspetto ogni giorno una preghiera da te.

Ora ti stai alzando di nuovo… non mi resta altro che continuare ad amarti e a sperare che almeno oggi tu mi possa dedicare un po’ di tempo.

Ti auguro una buona giornata.


TUO PADRE “ABBÀ”, DIO.


(tratto da:

APL informazioni,

notiziario della

Associazione Professori e Cultori di Liturgia,

Anno XXXIV,

20 marzo 2005, n. 82, pp. 20-21).










giovedì 13 gennaio 2011

INCONTRO ECUMENICO A BOSE - DOMENICA 23 GENNAIO ORE 16,30






LA COMMISSIONE DIOCESANA

PER L'ECUMENISMO E IL DIALOGO



LA CHIESA VALDESE DI BIELLA



LA COMUNITÀ MONASTICA DI BOSE





INVITANO TUTTI I CRISTIANI DI BIELLA

E DEL BIELLESE


A UNA


CELEBRAZIONE ECUMENICA

DELLA PAROLA DI DIO


NELLA CHIESA DEL MONASTERO DI BOSE


a Magnano


Domenica 23 gennaio 2011 alle ore 16,30


mercoledì 12 gennaio 2011

LE QUATTRO STAGIONI DELLA FEDE

IL CANTO DELLE STAGIONI


Gesù è venuto a me come un albero primaverile,
ed io l’ho ricevuto come un albero primaverile,
fragrante fioritura di giovinezza,
fresco e ridente, libero e selvaggio,
recante in sé il verde dell’estate.


Gesù è venuto a me come un albero estivo,
ed io l’ho ricevuto come un albero estivo,
caldo al sole e maestosamente disteso,
modello di crescita attraverso luci ed ombre,
recante in sé il fuoco dell’autunno.


Gesù è venuto a me come un albero autunnale,
ed io l’ho ricevuto come un albero autunnale,
stagione di maturità, vivacemente fiammeggiante
come una torcia nella quiete del giorno che finisce,
recante in sé la selva dell’inverno.


Gesù è venuto a me come un albero invernale,
ed io l’ho ricevuto come un albero invernale,
di fronte alla croce, di fronte alla neve,
di fronte al cammino in cui Lui ed io avanziamo,
portando in sé i germogli della primavera.

Joy Cowley


tratto da:
Comitato italiano per la CEVAA
Comunità di Chiese in missione.
Un Sentiero nella Foresta,
raccolta di testi di fede, a cura di Renato Coïsson,
Stampato ma non pubblicato, 2006, Torre Pellice (TO),
p. 31.


martedì 11 gennaio 2011

STORIA DELL'INDAGINE STORICO-CRITICA DEL NUOVO TESTAMENTO: UN CLASSICO


WERNER GEORG KÜMMEL,

IL NUOVO TESTAMENTO.

Storia dell'indagine scientifica sul problema neotestamentario

Traduzione di

Vincenzo Benassi

A cura di Luciano Tosti

Postfazione di Rinaldo Fabris

Prima edizione: 1976 (collana di Studi religiosi)

Ristampa: novembre 2010 (Collana Economica EDB),

Edizioni Dehoniane Bologna,

pp. 636.




tratto dal sito:

www.dehoniane.it


Descrizione dell'opera

Quando, nel 1976, uscì la traduzione italiana de Il Nuovo Testamento di Kümmel, si trattò di un evento importante, in quanto fu resa disponibile all'ampio pubblico una storia dell'esegesi «unica per completezza dell'oggetto e per la lucidità della sua organizzazione». Così la definì Mauro Pesce nella sua lunga introduzione al volume, che tuttavia, congiuntamente a grande apprezzamento, dichiarò l'esigenza, da parte degli studiosi italiani in campo vuoi storico vuoi esegetico, di porsi in maniera dialettica nei confronti dei contenuti in essa proposti. Kümmel assume infatti come modello la scienza neotestamentaria tedesca degli anni '30 e ne ricostruisce pezzo per pezzo la formazione per quanto riguarda sia la struttura che i principali risultati.

A quasi 35 anni dalla prima edizione, in un tempo in cui ancora la questione della possibile composizione di un approccio storico-critico e un approccio teologico ai testi del Nuovo Testamento occupa incredibilmente le pagine dei quotidiani, finendo spesso col contrapporre il Gesù della storia al Gesù della fede, le EDB rendono nuovamente disponibile questa pietra miliare per la storia dell'esegesi europea nell'epoca moderna, arricchendola con un'ampia postfazione del noto biblista Rinaldo Fabris, che accompagna per le vie della storia dell'interpretazione conducendo fino ai giorni nostri.

Sommario

Introduzione all'edizione italiana (M. Pesce). Prefazione alla prima edizione. Prefazione alla seconda edizione. I. La preistoria. II. Il passo decisivo. III. La base delle discipline essenziali alla scienza neotestamentaria. IV. La visione coerentemente storica del Nuovo Testamento. V. Il Nuovo Testamento alla luce della storia delle religioni. VI. L'indagine storico-teologica sul Nuovo Testamento. Conclusione. Bibliografia per la storia della scienza neotestamentaria. Postfazione (R. Fabris). Indice delle citazioni. Indice dei nomi.

Note sull'autore

WERNER GEORG KÜMMEL (Heidelberg, 1905 - Magonza, 1995), teologo ed esegeta protestante, ha studiato a Berlino, poi a Marburgo e a Heidelberg, dove ha conseguito il dottorato nel 1929. Nel 1932 diviene ordinario di esegesi neotestamentaria a Zurigo e nel 1952 succede a Rudolf Bultmann nella cattedra di Marburgo. Le sue principali pubblicazioni sono: Kirchenbegriff und Geschichtsbewusstsein in der Urgemeinde und bei Jesus (1943),Verheissung und Erfüllung (1945), Einleitung in das Neue Testament (1963), Die Theologie des Neuen Testaments nach seiner Hauptzeugen. Jesus. Paulus, Johannes (1969). Una raccolta dei suoi principali articoli fino al 1964 è:Heilsgeschehen und Geschichte. Gesammelte Aufsatz, 1933-1964 (1965). Alla storia dell'esegesi egli ha dedicato una costante attenzione, che si è concretata non solo nella storia tradotta nel volume, bensì anche in frequenti importanti rassegne, pubblicate a parte o sulla «Theologische Rundschau» da lui condiretta.

lunedì 10 gennaio 2011

PRENDERSI IL TEMPO PER LE COSE BUONE E GIUSTE!

OGNI COSA HA IL SUO TEMPO



Prendete il tempo per giocare:
è il segreto della giovinezza.
Prendete il tempo per leggere:
è la sorgente della saggezza.
Prendete il tempo per amare
ed essere amati:
è la grazia di Dio.
Prendete il tempo per farvi degli amici:
è la via della felicità.
Prendete il tempo per ridere:
è la musica dell'anima.
Prendete il tempo per pensare:
è la sorgente dell'azione.
Prendete il tempo per donare:
la vita è troppo corta
per essere egoista.
Prendete il tempo per lavorare:
è il prezzo del successo.
Prendete il tempo per pregare:
è la sorgente della vostra forza.


da "Revue Ouverte"


riportata da:

Comitato Italiano per la CEVAA,

Al di là delle barriere, p. 156,

raccolta di testi di fede a cura del pastore valdese Renato Coïsson, Stampato ma non pubblicato, 1995, Trieste.

sabato 8 gennaio 2011

IL VERO SIGNIFICATO DELLA PREGHIERA

LA PREGHIERA OMBRELLO



Chiudi l’ombrello, fratello mio,

la preghiera non è un ombrello;

Dio non vende ombrelli, sorella mia,

ama troppo il vento.

Avevo paura di bagnarmi

mi credevo al riparo

della mia preghiera ombrello;

ma tu, o Signore,

mi hai spruzzato di sotto;

la raffica è arrivata da lato

e l’ombrello è stato spazzato via!

Avevo creduto che sotto l’ombrello

ci fossi anche tu,

tu, il Signore dello Spirito…

un cantuccio di ombrello

un cantuccio di paradiso;

questa era la mia occasione…

Ho aperto gli occhi:

sotto l’ombrello, nessuno.

Nessuno oltre a me,

un uomo asciutto, un uomo rinsecchito,

dita contratte sul manico

della preghiera-ombrello.

Vieni!

Signore del vento e dello Spirito,

spazza ai quattro venti

il mio ridicolo ombrello e la mia preghiera paravento!

Tu, il Dio senza ombrello,

spingimi fuori, nel vento,

bagnami, Signore!

Ma dammi al tempo stesso

la gioia e la forza

di quelli che tu inzuppi con lo Spirito!



Olivier Fabre da “Circ. Com. It. CEVAA” riportata da:

Al di là delle barriere, p. 176,

(raccolta di testi a cura del pastore valdese Renato Coïsson).

venerdì 7 gennaio 2011

MANUALE DI ESEGESI DELL'ANTICO TESTAMENTO NOVITA' EDITORIALE EDB


A cura di

MICHAELA BAUKS

CHRISTOPHE NIHAN

Manuale di Esegesi dell’Antico Testamento

traduzione di Fabrizio Ficco, (Testi e commenti), EDB Edizioni Dehoniane Bologna, 2010, pp. 208,

Presentazione dell’edizione italiana di Jean-Pierre Sonnet, S.J.

www.dehoniane.it

dalla Prefazione (p. 9):

Perché un manuale di esegesi dell’Antico Testamento? Sebbene sia attualmente assente dagli scaffali delle librerie francofone, questo genere di opera metodologica è indispensabile per l’esegesi biblica.

Questo libro è indirizzato prioritariamente agli studenti indotti a lavorare sulla Bibbia ebraica, l’Antico Testamento dei cristiani, e, più in generale, a tutte le persone interessate dallo studio critico della Bibbia.

Senza pretendere di esaurire le questioni di cui si tratta, questo manuale mira a offrire ai suoi lettori un panorama più ampio possibile, passando in rassegna i metodi più riconosciuti oggi presentandoli nei loro sviluppi recenti. Per forza di cose, questa presentazione approderà solo lateralmente alle questioni che appartengono di fatto all’introduzione generale all’Antico Testamento (il canone; la storia del testo; gli ambienti di produzione). Tuttavia non è lo scopo principale di un manuale di questo tipo approfondire tali questioni; su questi punti, ci permettiamo di rinviare al lettore alle opere disponibili.

Quali sono le tappe da seguire per analizzare e interpretare un testo veterotestamentario? Da quasi centocinquant’anni, la gamma di operazioni del metodo critico ha conosciuto uno sviluppo importante e si è considerevolmente differenziata. Questo metodo si basa sull’idea per cui il testo biblico non appartiene alla letteratura d’autore ma alla letteratura di tradizione, che esige una considerazione storica a lunga portata, che inglobi vari secoli, come anche delle considerazioni letterarie appropriate. Questa comprensione dei testi biblici ne complica la lettura sotto molti punti di vista, ma conferisce loro, si vedrà, anche un rilievo tra i più significativi.

Nel suo scopo d’insieme, questo manuale si dedica da una parte alla presentazione dei principali metodi, che si sono sviluppati nel quadro dello studio critico della Bibbia; d’altra parte, intende iniziare il lettore in una forma molto concreta all’applicazione di tali metodi, guidandolo passo passo.



dal sito: www.dehoniane.it

Descrizione dell'opera

Quali sono le tappe da seguire per analizzare e interpretare un testo veterotestamentario? Il testo biblico non appartiene alla letteratura d'autore, ma a quella di tradizione, la quale esige una considerazione storica che coinvolge vari secoli. L'Antico Testamento non è un'opera letteraria composta di getto, ma una collezione di testi molto differenti, deliberatamente riuniti e presentati a una data comunità come un "canone", vale a dire come una collezione normativa.

Il manuale si dedica alla presentazione dei principali metodi che si sono sviluppati nel quadro dello studio critico della Bibbia e insieme si propone d'iniziare concretamente il lettore all'applicazione di tali metodi, guidandolo passo passo.

Sommario

Presentazione dell'edizione italiana (J.-P. Sonnet). Prefazione (M. Bauks - C. Nihan).. I. La Critica Testuale (J. Joosten). A. La ricerca del testo originale. 1. I testimoni del testo dell'Antico Testamento. 2. Il metodo della critica testuale. 3. La critica testuale e la storia della redazione. B. Il testo, specchio della storia dell'interpretazione. 1. L'interesse per il fenomeno del Targum. 2. Una rivoluzione nell'approccio alla LXX. 3. Tendenze esegetiche nei rotoli di Qumran. 4. Le correzioni degli scribi e la revisione teologica del TM. 5. Conclusione. 6. Modalità d'impiego. II. L'ANALISI NARRATIVA DEI RACCONTI BIBLICI (J.-P. Sonnet). 1. Storia e preistoria di un metodo. 2. Dei testi compositi. 3. Il modello narrativo. 4. L'intreccio: il montaggio degli avvenimenti. 5. I personaggi. 6. Il punto di vista. 7. La ripetizione. 8. La Storia e le storie. 9. Modalità d'impiego. III. ANALISI DELLE FORME E DEI GENERI E STORIA DELLE TRADIZIONI (M. Bauks). A. Analisi delle forme e storia dei generi. 1. Introduzione. 2. Le forme e i generi dell'Antico Testamento. 3. Regole per la delimitazione delle forme e dei generi in un testo biblico. B. Analisi e storia delle tradizioni. 1. Introduzione. 2. Tradizioni e correnti teologiche. 3. Regole per il reperimento delle tradizioni inerenti a un testo biblico. IV. L'ANALISI REDAZIONALE (C. Nihan). 1. Introduzione. 2. I concetti di «redazione» e di «redattore». 3. «Redazione» e «redattore» nel dibattito attuale. 4. Presentazione del metodo: l'analisi. 5. Presentazione del metodo: la sintesi. 6. Per concludere. Problemi e poste in gioco metodologiche dell'analisi redazionale oggi. 7. Modalità d'impiego. V. ELEMENTI PER L'ANALISI DI NUMERI 12. A. Traduzione e critica testuale (J. Joosten). 1. Traduzione. 2. Note sulla traduzione. 3. Critica testuale. 4. Suggerimenti esegetici nelle versioni. 5. Bibliografia. B. Nm 12: Struttura, contesto, forma, redazione (T. Römer). 1. Analisi sincronica. 2. Genere(i) letterario(i). 3. Analisi diacronica. 4. Il contesto letterario e storico. 5. Storia delle tradizioni. 6. Riassunto. 7. Bibliografia. Glossario.

Note sui curatori

MICHAELA BAUKS (Münster 1962) è docente di Antico Testamento all'Università di Coblenza. Tra le sue numerose pubblicazioni: Die Welt am Anfang. Zum Verhältnis von Vorwelt und Weltentstehung in Gen 1 und in der altorientalischen Literatur, Neukirchener Verlag, Neukirchen-Vluyn 1997; Die Feinde des Psalmisten und die Freunde Hiobs. Untersuchungen zur Freundklage im Alten Testament, Katholisches Bibelwerk, Stuttgart 2004.

CHRISTOPHE NIHAN (Los Angeles 1972) è professore associato di Antico Testamento all'Università di Losanna. Ha pubblicato, oltre a numerosi articoli e saggi: From Priestly Torah to Pentateuch: A Study in the Composition of the Book of Leviticus, Mohr Siebeck, Tübingen 2007; con T. Römer e J.-D. Macchi, Guida di lettura dell'Antico Testamento, EDB, Bologna 2007.

giovedì 6 gennaio 2011

6 gennaio 2011 - EPIFANIA

IL DONO


Dai poco, se doni le tue ricchezze;

ma se doni te stesso, tu dai veramente.

Vi sono quelli che danno con gioia

e la gioia è la loro ricompensa.

Nelle loro mani Dio parla

e dietro i loro occhi Egli sorride alla terra.

E’ bene dare se ci chiedono,

ma è meglio capire quando non ci chiedono nulla.

E per chi è generoso cercare il povero

è una gioia più grande che donare

poiché, chi è degno di bere al mare della vita,

può riempire la coppa alla tua breve corrente.

E voi che ricevete – e tutti ricevete –

non lasciate che la gratitudine vi opprima

per non creare un giogo in voi e in chi vi ha dato.

Piuttosto, i suoi doni siano le ali

su cui volerete insieme.



Gibran Kahlil Gibran

da "Il profeta"


Comitato Italiano per la CEVAA,
Al di là delle barriere,
stampato ma non pubblicato, Trieste, 1995, p. 133,
raccolta di testi a cura di Renato Coïsson.

mercoledì 5 gennaio 2011

COMMENTARI BIBLICI: INIZIATIVA EDIZIONI SAN PAOLO




Iniziativa di rilievo per lo studio della Bibbia:
una nuova serie
di commentari biblici proposti dalle Edizioni San Paolo.

Nuova Versione della Bibbia dai Testi Antichi

Per ogni volume:
Introduzione, traduzione e commento
a cura di qualificati studiosi.


Volumi già pubblicati:

Testi canonici:

- GIOSUE'
a cura di Flavio Dalla Vecchia

- LETTERA AI FILIPPESI
a cura di Francesco Bianchini


Testi apocrifi (deuterocanonici per i cattolici-romani):

TOBIT
a cura di Marco Zappella


interessante il sito:
www.nuovaversionedellabibbia.it




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sono tratte le seguenti notizie:


NEL SOLCO DELLA STORIA
Quarant'anni dopo la pubblicazione del primo volume della Novissima Versione della Bibbia dai testi originali (1967), la Direzione delle Edizioni San Paolo ha deciso di avviare una nuova serie di circa 60 volumi che, riprendendo le finalità del grande progetto degli anni '60-'70, si distinguerà dalle collane già offerte al pubblico. Le sue caratteristiche sono di tutto rilievo.


L'ATTENZIONE AL CANONE DELL'ANTICO TESTAMENTO

Il primo elemento distintivo è l'attenzione particolare al canone dell'Antico Testamento. L’ordine di presentazione dei libri sarà quello della Bibbia ebraica attuale, scandito secondo la sequenza “Torah, Nebi’im, Ketubim”. Seguiranno i libri che nella tradizione cattolica sono definiti “Deuterocanonici” e che i protestanti chiamano “Apocrifi”.





IL CONFRONTO CON I TESTI ANTICHI
Ogni volume accosterà la traduzione italiana al testo in lingua antica (ebraico o greco). Nel dettaglio: per tutto il Nuovo Testamento il testo di destra sarà in italiano, quello sulla pagina sinistra in greco; per l’Antico Testamento il testo sulla pagina destra sarà in italiano, quello sulla pagina sinistra in ebraico (per i libri protocanonici) o in greco (per i libri deuteroconanici). Per quanto concerne i testi antichi si userà: per la Septuaginta l’edizione del Rahlfs; per l’ebraico la Bibbia Hebraica Stuttgartensia (5a ed.); per il greco del Nuovo Testamento l’edizione di Nestle-Aland (27a ed.).

UNA NUOVA VERSIONE ITALIANA

La traduzione assicura non solo la fedeltà al testo originale, ma anche una bellezza letteraria che sia capace di rendere conto dell’andamento del testo e, allo stesso tempo, possa soddisfare le esigenze del lettore contemporaneo.


LE NOTE FILOLOGICO-TESTUALI E LESSICOGRAFICHE

Si tratta di annotazioni destinate a offrire puntualizzazioni legate alla critica testuale(riprendendo le varianti testuali più significative), approfondire il significato dei termini, illustrandone contesto e valenza semantica. Rispetto al progetto degli anni '60-'70 questa parte è notevolmente arricchita, secondo la sensibilità attuale. Non mancano riferimenti e confronti con la versione Cei del 2008.


IL COMMENTO ESEGETICO-TEOLOGICO

Elaborato tenendo presenti le unità letterarie dei testi biblici, permette di percorrere la struttura narrativa dei testi, commentati mettendo in evidenza gli aspetti teologici e il nesso tra Antico e Nuovo Testamento, rispettandone la reciprocità.



LE INTRODUZIONI

I singoli libri vengono introdotti da uno sguardo generale che si propone di illustrare: il titolo, l’importanza e il posto del libro nel canone; la struttura e gli aspetti letterari del testo (stile, generi…); le linee teologiche fondamentali; gli elementi legati alla composizione del testo (data, autore, storia della composizione); la trasmissione (versioni antiche, ecc.).



L’APPENDICE LITURGICA

Alla fine di ogni volume si prevede un approfondimento liturgico. Affidato a una sola persona per tutta la collana (prof. Gaetano Comiati), esso illustrerà la presenza del libro biblico nel ciclo dell’anno liturgico e nella vita del popolo di Dio.