venerdì 6 marzo 2009

BIBBIA: GIOBBE E SALMI

               Nella foto in copertina: 
"Davide in preghiera", 
miniatura di Jacopo Filippo d'Argento 
(Ferrara, Museo dell'Opera del Duomo).


GIOBBE

Il libro di Giobbe è un'opera composita, sfortunatamente anonima; non si hanno, infatti, informazioni circa la geniale personalità che lo ha reso uno dei capolavori poetici e spirituali della letteratura universale.
Composto dopo l'esilio babilonese, probabilmente tra il V-III secolo a.C., esso rivela al suo interno strati successivi di formazione ed evidenzia numerose difficoltà testuali, che hanno fatto ipotizzare l'utilizzo di un'antica parabola in prosa.
Il significato del libro è da cercare nel desiderio di penetrare il mistero dell'uomo e di Dio, in particolare il senso della sofferenza, del dolore e della prova di una persona innocente.
(citazione da p. 5).


Due considerazioni al riguardo:

- Si può notare che dispiace non sapere chi è l'autore di questo scritto così acuto e geniale nell'affrontare il tema del dolore e della sofferenza. Possiamo pensare però che ogni persona che si trova ad affrontare situazioni dolorose può riconoscersi in Giobbe; ed al posto di Giobbe mettiamo il nostro nome.

- Giobbe non è ebreo eppure è nella Bibbia Ebraica, (l'Antico Testamento dei Cristiani) questa è la grandezza della Bibbia! Grandezza che supera i confini che per quanto vasti sono sempre angusti e ristretti. La Bibbia li supera sempre. Se la sappiamo ascoltare.


- Il quinto volume de: La Nuova Bibbia per la Famiglia
(meritoria iniziativa del settimanale: Famiglia Cristiana)
presenta il libro biblico di Giobbe e il libro dei Salmi.


SALMI

Il libro dei Salmi è una composizione di centocinquanta testi poetici,
che implicano un ampio e complesso processo redazionale, compreso nell'arco
di un millennio, dalla monarchia davidica (X-VI secolo a.C.) fino alla rivolta dei 
Maccabei (II secolo a.C.). 
Idealmente attribuito dalla tradizione al re Davide, il Salterio riflette molteplici temi,
stili e situazioni: suppliche e lamentazioni determinate da drammi personali o collettivi; celebrazioni del Creatore per le sue meravigliose opere; preghiere di ringraziamento e fiducia rivolte a Dio per i benefici elargiti e per la sua infinita bontà e misericordia;
canti che meditano sull'esistenza, sulla vita quotidiana, sulla storia della salvezza.
   La tradizione giudaica ha organizzato la collezione in cinque parti, quasi a creare una risposta orante al Pentateuco, la parola di Dio per eccellenza.
(citazione da p. 75).

La preghiera è una risorsa in ogni momento della giornata.
La preghiera è una sorgente cui attingere fiduciosi.
La preghiera è anche sfogo necessario. 
La preghiera è sempre Dialogo con il Tu divino.



Nessun commento: