Dio nostro Creatore, ti ringraziamo perché ci hai creati diversi,
ma uniti nella dignità di essere tuoi figli e tue figlie.
Hai dato il respiro a tutta la tua creazione, il vento che da vita,
che libera, che porta nuovi semi di speranza.
Vento di Dio, continua a soffiare.
Supera le barriere che costruiamo per dividerci gli uni dalle altre.
Soffia attraverso le nostre esistenze, spalanca le porte.
Apri le nostre menti, che si barricano contro la novità e
che preferiscono il consueto e già noto alla sorpresa e alla diversità.
Apri i nostri cuori, chiusi nella paura e nell'egoismo, che limitano il nostro
affetto a noi stesse a a chi ci è simile.
Apri i nostri occhi che non riescono a vedere oltre il pregiudizio e la facciata,
ciechi alla possibilità di nuovi colori.
Apri le nostre mani chiuse, aggrappate a ciò che consideriamo "nostro", esclusivamente.
Dio nostro Creatore, fa di noi delle creature nuove, a tua immagine davvero,
uomini e donne non più chiusi in se stessi, ma aperti all'incontro, all'ascolto,
al dialogo - senza escluderne nessuno e nessuna.
Vento di Dio, aiutaci a gettare ovunque i tuoi semi di libertà, di amore e di pace.
Portali attraverso le frontiere per farli germogliare in terre diverse - e anche in
quel terreno difficile che è l'asfalto delle grandi città.
Insieme vogliamo coltivarli, così che crescano, che non siano soffocati dalle spine
dell'odio e della violenza e dalla zizzania del razzismo.
Insieme vogliamo impastare il pane dell'accoglienza.
Cuocere il riso della condivisione
Preparare il cuscus dell'amicizia -
Figli e figlie dello stesso Dio, diversi,
ma uniti nella sua mano.
Amen
Anne Zell
tratto da: l'ARALDO
Circolare della Chiesa Valdese di Milano
anno 85 - numero 8 - maggio 2009, pp. 1-2.
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