Questo libro è un viaggio. È il resoconto di un’esplorazione non pianificata, fatta di tentativi, di piccoli passi, dove il piacere della scoperta ha gradualmente prevalso sulla certezza della meta. Una navigazione a vista tra luoghi marginali, guidata da persone che hanno costruito e mantenuto con quei luoghi un legame profondo.
Le figure degli ultimi abitanti, la loro naturale diversità - così normale da apparire oggi rivoluzionaria - è così diventata la fonte d’ispirazione di un progetto che restituisce al sapere comune un ruolo centrale nella costruzione del futuro. Le loro voci non insegnano la difesa nostalgica di ciò che è stato, ma dimostrano concretamente quanto le nostre esistenze dipendano dagli spazi che le contengono, il nostro pensiero dalla storia che ci precede, il nostro corpo dal paesaggio in cui è immerso...
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