Nell’inverno del 1939, lo storico Attilio Jalla e il pittore Paolo Paschetto furono incaricati dal moderatore della Tavola Valdese, Ernesto Comba, di riallestire il Museo storico valdese in occasione dei festeggiamenti per il 250° anniversario del “Glorioso Rimpatrio”. Il Museo di Torre Pellice era sorto cinquant’anni prima proprio nell’ambito delle fastose celebrazioni per il secondo centenario del Rimpatrio.
Il riallestimento del Museo non fu la prima collaborazione tra i due, durante i primi decenni del Novecento, infatti, Jalla e Paschetto ebbero modo di collaborare in diverse occasioni: nella valorizzazione delle località storiche delle Valli, in particolar modo alla Gianavella e al Collegio dei Barba, per l’innalzamento del monumento di Chanforan nel 1932 e ancora, nel 1937, nell’organizzazione della mostra del “Focolare valdese”, nell’ambito della II Mostra valligiana dell’artigianato e della piccola industria.
Il riallestimento del Museo non fu la prima collaborazione tra i due, durante i primi decenni del Novecento, infatti, Jalla e Paschetto ebbero modo di collaborare in diverse occasioni: nella valorizzazione delle località storiche delle Valli, in particolar modo alla Gianavella e al Collegio dei Barba, per l’innalzamento del monumento di Chanforan nel 1932 e ancora, nel 1937, nell’organizzazione della mostra del “Focolare valdese”, nell’ambito della II Mostra valligiana dell’artigianato e della piccola industria.
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