Roma (NEV)
La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) aderisce alla campagna denominata “Primavera antirazzista” iniziata lo scorso 1° marzo con lo sciopero di 24 ore dei lavoratori migranti, e che proseguirà fino al 21 marzo, quando ricorre la Giornata internazionale contro il razzismo promossa dall’ONU.
Scopo dell''iniziativa è quello di sensibilizzare il paese al dialogo interculturale, nonché ai valori e ai principi contenuti nella Costituzione. A tutti coloro che sostengono la campagna, immigrati e italiani, si propone di indossare un nastro giallo, come simbolo di riconoscimento ed assunzione di responsabilità, della dignità e dell’uguaglianza delle persone.
“Con la primavera antirazzista, intendiamo proseguire l'impegno intrapreso un anno fa con la Campagna nazionale contro il razzismo "Non aver paura. Apriti agli altri. Apri ai diritti", e che ha coinvolto moltissime chiese evangeliche -, ha dichiarato Franca Di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e migranti della FCEI -. Il 21 marzo metteremo in campo due iniziative per sensibilizzare il mondo dello sport, spesso teatro di gravi episodi di violenza e di razzismo. Durante la maratona di Roma e negli stadi di serie A, in accordo con la Federazione italiana giuoco calcio (FIGC), verrà trasmesso lo spot della Campagna, per raggiungere migliaia di persone e trasmettere il messaggio che la dignità umana è inviolabile ed è condizione indispensabile per la pacifica convivenza nella nostra società”.
Per i promotori della “Primavera antirazzista”, tra cui figurano, oltre la FCEI, una ventina di associazioni, enti e sindacati, come le ACLI, Antigone, ARCI, Blacks Out, Sos Razzismo, CGIL, UIL, è necessario “estendere lo spazio dei diritti e di contrastare quello dello sfruttamento e delle mafie come ci ricordano i tragici fatti di Rosarno. Difendere e promuovere i diritti dei migranti significa difendere e promuovere i diritti di tutti e di tutte”. Sostegno all\'iniziativa del 1° marzo è giunto anche dalla Federazione delle donne evangeliche italiane (FDEI).
Tra le iniziative a cui ha aderito la FCEI segnaliamo quella del 7 marzo a Roma organizzata dal “Coordinamento donne contro il razzismo” a Campo de' Fiori intitolata “Voci di donne migranti e cittadine”, con un programma variopinto e festoso: non solo mostre e stand informativi, ma anche spettacoli di cinema, teatro, e musica.
La Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) aderisce alla campagna denominata “Primavera antirazzista” iniziata lo scorso 1° marzo con lo sciopero di 24 ore dei lavoratori migranti, e che proseguirà fino al 21 marzo, quando ricorre la Giornata internazionale contro il razzismo promossa dall’ONU.
Scopo dell''iniziativa è quello di sensibilizzare il paese al dialogo interculturale, nonché ai valori e ai principi contenuti nella Costituzione. A tutti coloro che sostengono la campagna, immigrati e italiani, si propone di indossare un nastro giallo, come simbolo di riconoscimento ed assunzione di responsabilità, della dignità e dell’uguaglianza delle persone.
“Con la primavera antirazzista, intendiamo proseguire l'impegno intrapreso un anno fa con la Campagna nazionale contro il razzismo "Non aver paura. Apriti agli altri. Apri ai diritti", e che ha coinvolto moltissime chiese evangeliche -, ha dichiarato Franca Di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e migranti della FCEI -. Il 21 marzo metteremo in campo due iniziative per sensibilizzare il mondo dello sport, spesso teatro di gravi episodi di violenza e di razzismo. Durante la maratona di Roma e negli stadi di serie A, in accordo con la Federazione italiana giuoco calcio (FIGC), verrà trasmesso lo spot della Campagna, per raggiungere migliaia di persone e trasmettere il messaggio che la dignità umana è inviolabile ed è condizione indispensabile per la pacifica convivenza nella nostra società”.
Per i promotori della “Primavera antirazzista”, tra cui figurano, oltre la FCEI, una ventina di associazioni, enti e sindacati, come le ACLI, Antigone, ARCI, Blacks Out, Sos Razzismo, CGIL, UIL, è necessario “estendere lo spazio dei diritti e di contrastare quello dello sfruttamento e delle mafie come ci ricordano i tragici fatti di Rosarno. Difendere e promuovere i diritti dei migranti significa difendere e promuovere i diritti di tutti e di tutte”. Sostegno all\'iniziativa del 1° marzo è giunto anche dalla Federazione delle donne evangeliche italiane (FDEI).
Tra le iniziative a cui ha aderito la FCEI segnaliamo quella del 7 marzo a Roma organizzata dal “Coordinamento donne contro il razzismo” a Campo de' Fiori intitolata “Voci di donne migranti e cittadine”, con un programma variopinto e festoso: non solo mostre e stand informativi, ma anche spettacoli di cinema, teatro, e musica.
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