venerdì 18 dicembre 2009

E' morto Tavo Burat


Questa mattina è mancato Tavo Burat

10 commenti:

Anonimo ha detto...

La morte sarà l'ultima nemica ad essere sconfitta(Epistola di San Paolo ai Corinti) .

Esprimo le mie più sentite condoglianze alla famiglia del fratello Gustavo Buratti e all' intera Chiesa Valdesa di Biella.

Aldo V. Pamparana

claudio ha detto...

Grazie Aldo, le girerò senzaltro alla Bruna e alla comunità

claudi

Unknown ha detto...

'Voi siete il sale della terra....'

E Tu lo sei stato Tavo.

Sempre attivo, appassionato, indomitamemte fedele agli ideali di uguaglianza, di giustizia e difesa dei più deboli, degli umili, degli ultimi.

E fino all'ultimo.

Nu hanno detto che stamattina sei uscito per fare gli acquisti per il Natale dei Fratelli Nomadi dei cui diritti Ti occupavi da decenni.
Hai fatto in tempo a completare il carico sulla macchina.

E Te ne sei andato da questa vita.

Come se fossi simbolicamente caduto sulle barricate degli ideali in cui hai creduto sempre, cui hai ispirato la Tua vita: prendendo la parola in difesa di chi nn ottiene ascolto, dei dimenticati, degli ultimi, appunto.

Fino all'ultimo, appunto.

Ciao Tavo ...sale della terra...

Con fraterno affetto e
incondizionata stima.

Elisa Zaldera

claudio ha detto...

La terra Biellese oggi ha perso oggi un suo Figlio. E’ mancato questa mattina Tavo Burat. E’ difficile, per chi non lo conosceva, descrivere chi era. Bioregionalista già negli anni ’70 quando questi temi erano ancora sconosciuti. Federalista ancor prima che il federalismo diventasse una becera pantomima leghista. Eretico cultore delle diversità religiose. Militante del Psiup prima e consigliere comunale a Biella per i Verdi poi. Attento alle minoranze linguistiche e partecipe in prima persona nella difesa dei diritti degli zingari Biellesi. Valdese convinto.
L’elenco potrebbe essere ancora più lungo ma Tavo era soprattutto un uomo libero. Un uomo libero che agiva spinto dalle sue emozioni e passioni prima ancora che dalla ragione.
E’ mancato stamane. Aveva appena fatto la spesa, generi alimentari che domani poi sarebbero stati distribuiti, insieme a indumenti e giocattoli, al campo nomadi di Biella. Era appena sceso dalla macchina ed è morto così, in piedi. Da uomo libero, appunto.

Unknown ha detto...

E' difficile esprimere in poche righe il dolore per la scomparsa di Tavo. I ricordi si affollano alla mente; tra tutti spicca quello di una persona gentile e profondamente buona, un cristiano libero che ci ha portato la Parola in piemontese. Ancora, quello di un uomo ormai maturo ancora capace di commuoversi e piangere.
Mi aveva accolto tra i suoi amici, ci vedevamo di rado per via del mio lavoro che mi porta a vivere lontano all' estero ma tutte le volte che lo incontravo era una festa, vedevo nei suoi occhi stanchi una luce sempre nuova.
Ciao Tavo, il tuo corpo non e' piu' qui ma l'eredita' del tuo pensiero, l' ossessione per la liberta' e la giustizia (che stanno strette a questo mondo) continueranno a vivere in coloro che ti hanno conosciuto. Ciao fratello, ci incontreremo ancora in quel regno in cui credevi, dove non c'e' posto per l' ingiustizia e l' odio. Ciao ultimo margaro di Dio, cuore sincero e sguardo color del cielo terso delle nostre montagne.

Co affetto abbraccio Bruna e la famiglia. Che il Signore accolga l'anima di questo nostro fratello e le doni ristoro nel suo regno eterno

brai ha detto...

A si biri in sa Santa Groria. Ti ddu nau in sardu. No totus dd'ant a cumprendi ma Tui sissi. Tui chi
as sempri cumbàtiu po sa defensa de is linguas aciotadas. Tui chi as pigau a prexiu sa bortadura in sardu de is poesias tuas chi t'apu fatu.
Amigu caru, s'arregordu de Tui no dd'apa iscaresci mai, po is dis chi m'abarrant.
A sa Santa Groria

Ludovica ha detto...

Tavo, di te hanno già detto tutto i fratelli in Cristo...io posso dire ancora il dolore del mio cuore, la mancanza che già sento di te, della tua cara presenza , della fede e della passione che trasmettevi . Mi hai accompagnata all'altare quando mi sono sposata perchè per me, anche se non eravamo molto distanti di età, eri come un padre.Così fiero, emozionato e bello nel tuo vestito " vecchio piemonte", voglio ricordarti sempre, mio caro, col mio braccio appoggiato al tuo mentre mi accompagnavi in un momento così importante verso la felicità.Ed ora felicità più grande tu certamente assapori accanto a quel Gesù di cui nella vita hai sempre ricalcato i passi nello spenderti per le cause delle minoranze, degli ultimi e dei minimi. Ciao Tavo ,tu resterai sempre con noi, nel vivo ricordo e nell'amore che non muore mai.

l'arcangelo ha detto...

Ciao TAVO

amico dei lupi,
cheur ‘d picioross,
affascinato da Mirèio,
dal Félibrige a Pasolini.

per la tua lingua e per le lingue,
per la tua cultura e per le culture,
per il tuo popolo e per i popoli.

fratello sempre ai minori,
minacciati e dunque preziosi:
sinti, kurdi, yanomami,
euskadi, indios, piemontéis,
tutti.

poeta leggero sui passi di Pacòt,
margaro senza pecore
a difesa del mondo alpino,
complice ai briganti, al Farinet,
cristiano nel solco eretico di Dolcino e Müntzer.

socialista, per nobile umanità
e radicato convincimento, anticraxiano,
verde ed ambientalista, tra i padri, con Langer,
libertario, responsabilmente.

curioso, attento, storico,
docente tra i banchi,
amministratore dedito alla fatica della democrazia,
convinto bio-regionalista e federalista,
fedele alle lezioni di Cattaneo e Gobetti.

per noi, fortunati,
che ti siamo stati accanto
mentre parlavi in salita,
maestro, compagno, amico.

Renata e Daniele

Giuseppe ha detto...

Ho avuto il piacere di conoscere Tavo durante la manifestazione Pralibro alcune estati fa, dove tenne una bellissima conferenza su Fra Dolcino.
Parlammo a lungo, in particolare di un amico comune, alla fine della chiacchierata mi regalò una spilla con un disegno realizzato da Dario Fo!
Ci rivedemmo alcune volte alla Libreria Claudiana di Torino.

Ringrazio il Signore per avermi permesso di conoscere Tavo!

Anonimo ha detto...

Con grande dolore apprendiamo della scomparsa di un amico carissimo.
Un affettoso abbraccio alla moglie Bruna ed ai figli.

Laura Massobrio e Francesco Manenti