martedì 3 giugno 2008

Solidarietà della Tavola Valdese alle vittime della frana di Villar Pellice

Maria Bonafede, moderatore della Tavola Valdese, ha rivolto una lettera di solidarietà e cordoglio alle famiglie Rivoira e Poet in occasione dei funerali a Torre Pellice della piccola Annik, della mamma Erica e del nonno Carlo

Roma, 3 giugno 2008

Ai familiari delle vittime dell’alluvioneAlle comunità di Villar Pellice e di Torre Pellice

Carissimi familiari, cari fratelli e sorelle in Cristo,nell’esprimervi la vicinanza e la solidarietà della Tavola Valdese e la mia personale, voglio dirvi che piangiamo con voi per la tragica morte delle persone a voi care, travolte dalla forza di questa alluvione.
Sappiamo che non siete soli in questo momento così difficile, che sono con voi i cittadini e le cittadine di tutta la valle, le autorità locali, la protezione civile e tutti coloro che subito si sono adoperati con competenza e dedizione nelle ricerche e nel soccorso, nel faticoso e generoso impegno ad arginare il male e la sua forza. E’ con voi anche la comunità di fede e certo queste presenze solidali vi danno forza. Ma sappiamo anche che nessuno può togliervi il dolore per la perdita della moglie, della figlia, e del padre, della mamma e del nonno, che nessuno può restituire alla vita il giovane rumeno che aveva trovato in Val Pellice una nuova comunità umana e civile e che aspettava di sposarsi. Loro sono scomparsi in un attimo e voi avete il difficile compito di vivere senza di loro e con lo spavento della loro perdita.
Provo anche a ricordare insieme a voi che oggi assistete ai funerali delle persone amate e così necessarie alla vostra vita, una immagine biblica che mi ha sempre parlato della vicinanza di Gesù alla nostra sofferenza ed anche alla nostra ribellione al male quando con prepotenza entra nella nostra vita. E’ l’immagine di Gesù di fronte all’annuncio della morte del suo amico Lazzaro e di fronte alla sorella che gliene parla: "Quando Gesù la vide piangere, e vide piangere anche quelli che erano venuti con lei, fremette nello spirito, si turbò e … pianse." (Giov.11).Gesù piange e freme per quella morte, come oggi piange e freme con voi. Rimangono le nostre domande e il nostro dolore, ma sappiamo che non siamo soli anche in questo senso e che chi condivide il fremito e il pianto è anche colui che apre la nostra vita ad una vita in cui sono iscritti per sempre i nostri nomi ed il senso delle nostre esistenze.

Con viva fraternità
past. Maria Bonafede

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