“Amo la musica, perché rende allegre le anime. Perché caccia via il diavolo, perché crea una gioia innocente, che fa sparire l'ira, l'avidità e la superbia..........perché regna nei tempi della pace.”
Così Martin Lutero cercò di definire la specificità del dono della musica e del canto. Quindi, “testimonianza” di un singolo, di un gruppo o della comunità intera, attraverso la musica e il canto, di quello che si è ricevuto. Infatti la musica e il canto sono doni del creatore alle sue creature; fanno parte della buona creazione di Dio.
“Cantate al Signore un cantico nuovo!”, “Salmeggiate al Signore......poiché il Signore....è.....il mio cantico”, “Cantate di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.”
(Salmo 98, Isaia 12, 1-6, Colossesi 3, 12-17)
Tutte le comunità cristiane hanno recepito quest'insegnamento per cui, la musica e il canto hanno, in modo particolare, la caratteristica di coinvolgerci non solo come individui, ma di farci partecipi di una comunità, di una comunione con quelli che cantano insieme a noi.
Nelle comunità evangeliche, in particolar modo, un ampio spazio dei culti è riservato alla musica. Oltre ad alcuni brani strumentali (preludio, interludio ecc.) eseguiti per lo più dall'organo, l'assemblea dei credenti è invitata a cantare diversi inni collettivi. Possiamo individuare parecchi motivi del perché di questo invito:
a) - per un motivo spirituale, cioè per obbedire all'esortazione del Nuovo Testamento, già in parte citata, “Cantate a Dio salmi, inni e canti spirituali, volentieri e con riconoscenza.
(Colossesi, 3, 16; Trad. interconfessionale LDC – ABU 1976)
b) - per un motivo storico: le chiese evangeliche di oggi si adeguano all'uso delle Chiese della Riforma, cioè quella luterana, ove si sviluppò il “corale”, e quella calvinista, ove ebbe grande impulso il canto dei “salmi”. Si cantano poi svariati tipi di inni e cantici di epoche più recenti, nonché composizioni dei giorni nostri.
c) - per un motivo, per così dire, sociale e insieme psicologico, per il fatto cioè che il cantare assieme stimola ed acuisce il sentimento di fratellanza e di comunione tra i credenti riuniti nel culto.
Scopo del canto è anzitutto lodare Dio, e lodarlo non soltanto con parole e concetti, ma anche servendosi di quello che, come abbiamo visto prima, è uno dei doni più belli ed elevati che Dio ha fatto all'uomo: la musica. Rendiamocene conto leggendo quel libro della Bibbia, il più poetico e musicale: i Salmi di Davide. L'inno sacro è poi anche preghiera, espressione di sentimenti e ripensamento di verità di fede: Martin Lutero infatti aveva composto una serie di corali che presero il nome di “corali del catechismo” affinché il popolo cogliesse meglio il messaggio evangelico.
1 commento:
Grazie a Biagio Picciau per queste considerazioni che condivide con noi.
E un grazie a Biagio anche per il suo valido contributo musicale
alla Comunità Evangelica Valdese di Biella.
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