Venerdì 18 settembre a conclusione del mese del mese di Ramadan, la pastora Maria Bonafede, moderatore della Tavola valdese, ha partecipato alla visita alla moschea di Roma promossa dalla rivista Confronti. Una trentina di esponenti di diverse comunità cristiane della città si sono recati nella "grande Moschea" della Capitale durante la preghiera del venerdì ed hanno partecipato alla cena di rottura del digiuno (iftar). Ad accogliere i visitatori il segretario generale del Centro islamico culturale d’Italia, Abdellah Redouane, che ha ricordato come queste visite inaugurate da Confronti oltre dieci anni fa siano ormai una bella tradizione "che favorisce l’incontro e lo scambio tra le diverse comunità di fede presenti a Roma".
Tra i presenti, oltre al direttore di Confronti Gianmario Gillio ed a vari collaboratori del mensile Confronti, anche la pastora Anna Maffei, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista, e Dora Bognandi, dell’Unione delle chiese cristiane avventiste. Presenti anche il senatore Lucio Malan (PdL) e il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero. Paolo Naso ha portato il saluto del presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Domenico Maselli.
Tra i presenti, oltre al direttore di Confronti Gianmario Gillio ed a vari collaboratori del mensile Confronti, anche la pastora Anna Maffei, presidente dell’Unione cristiana evangelica battista, e Dora Bognandi, dell’Unione delle chiese cristiane avventiste. Presenti anche il senatore Lucio Malan (PdL) e il segretario di Rifondazione comunista Paolo Ferrero. Paolo Naso ha portato il saluto del presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, Domenico Maselli.
"Torno volentieri in questa moschea – ha affermato Maria Bonafede – che conosco come un luogo aperto e di dialogo. In un tempo segnato da intolleranze e violenze reiterate, abbiamo un grande bisogno di spazi e luoghi nei quali conoscerci e costruire insieme spazi di convivenza e di pluralismo. Incontri come questo sono la migliore risposta alla brutalità dell’islamofobia e del fanatismo fondamentalista. Rinnovo quindi con gioia i miei auguri alla comunità islamica italiana per la grande festa in occasione della fine del digiuno di Ramadan".
21 settembre 2009
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