Questo è stato il motivo principale che ci ha indotto ad avviare sulle pagine di questo numero monografico il dibattito sul complesso rapporto tra religioni e violenza in tutte le sue forme: fisica, psicologica, politica, culturale e sociale. Un rapporto diventato sempre più tangibile nel quadro dell’era della globalizzazione che – con i suoi aspetti positivi e le sue contraddizioni – pone oggi le società di fronte al dilemma della ridefinizione dell’identità individuale e collettiva. I conflitti che questa globalizzazione sta generando rischiano di rafforzare modelli identitari dove il fattore religioso nelle sue forme più estremistiche diventa l’elemento preponderante. Il genocidio di Srebrenica, in Bosnia, gli attentati dell’11 settembre, quello di Madrid del 2004 e quello di Londra del 2005, per fare qualche esempio, celavano motivazioni confessionali. Nei principali conflitti armati di oggi (come in Pakistan, Afghanistan, Sudan, Somalia e Nigeria) spesso si è commessa violenza in nome di ideali religiosi.
Oggi più che mai è urgente interrogare le tradizioni di fede sul loro rapporto con la violenza e su cosa dicono le religioni e i loro libri sacri riguardo a tale rapporto. Come i fedeli di queste religioni hanno interpretato nella storia i temi della guerra? Quali sono le cause del dilagare dei fondamentalismi religiosi e del terrorismo? Questi sono alcuni degli interrogativi che, in questo «quaderno», i nostri autori – ai quali vanno i nostri più sinceri ringraziamenti – hanno affrontato (sinteticamente, per motivi di spazio), indicando linee di riflessione. Lo scopo di questo lavoro non è tanto quello di fornire un quadro esaustivo, quanto quello di avviare il dibattito e proseguirlo sui prossimi numeri della rivista.
Infine esprimiamo tanta gratitudine al nostro amico Brunetto Salvarani – al quale va il merito del successo di questa sfida editoriale iniziata cinque anni fa – per la passione e la pazienza con la quale ha curato questo complesso «capitolo» intitolato La violenza del «sacro».
Gian Mario Gillio
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