Come spiega a Confronti il segretario del Forum italiano dei movimenti per l’acqua Paolo Carsetti, le norme approvate di recente servono solo a completare un processo di privatizzazione che nel nostro paese è iniziato già sedici anni fa. Le tariffe sono aumentate invece di diminuire (e ancor più lo faranno in futuro), mentre gli investimenti – la cui urgenza è stata sempre sbandierata come giustificazione per tutta l’operazione – sono calati nettamente.
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