domenica 8 giugno 2008

OLTRE LA MUSICA

IO CANTO.....IO PREGO

“Amo la musica, perché rende allegre le anime. Perché caccia via il diavolo, perché crea una gioia innocente, che fa sparire l'ira, l'avidità e la superbia..........perché regna nei tempi della pace.”
Così Martin Lutero cercò di definire la specificità del dono della musica e del canto. Quindi, “testimonianza” di un singolo, di un gruppo o della comunità intera, attraverso la musica e il canto, di quello che si è ricevuto. Infatti la musica e il canto sono doni del creatore alle sue creature; fanno parte della buona creazione di Dio.
“Cantate al Signore un cantico nuovo!”, “Salmeggiate al Signore......poiché il Signore....è.....il mio cantico”, “Cantate di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni e cantici spirituali.”
(Salmo 98, Isaia 12, 1-6, Colossesi 3, 12-17)
Tutte le comunità cristiane hanno recepito quest'insegnamento per cui, la musica e il canto hanno, in modo particolare, la caratteristica di coinvolgerci non solo come individui, ma di farci partecipi di una comunità, di una comunione con quelli che cantano insieme a noi.
Nelle comunità evangeliche, in particolar modo, un ampio spazio dei culti è riservato alla musica. Oltre ad alcuni brani strumentali (preludio, interludio ecc.) eseguiti per lo più dall'organo, l'assemblea dei credenti è invitata a cantare diversi inni collettivi. Possiamo individuare parecchi motivi del perché di questo invito:
a) - per un motivo spirituale, cioè per obbedire all'esortazione del Nuovo Testamento, già in parte citata, “Cantate a Dio salmi, inni e canti spirituali, volentieri e con riconoscenza.
(Colossesi, 3, 16; Trad. interconfessionale LDC – ABU 1976)
b) - per un motivo storico: le chiese evangeliche di oggi si adeguano all'uso delle Chiese della Riforma, cioè quella luterana, ove si sviluppò il “corale”, e quella calvinista, ove ebbe grande impulso il canto dei “salmi”. Si cantano poi svariati tipi di inni e cantici di epoche più recenti, nonché composizioni dei giorni nostri.
c) - per un motivo, per così dire, sociale e insieme psicologico, per il fatto cioè che il cantare assieme stimola ed acuisce il sentimento di fratellanza e di comunione tra i credenti riuniti nel culto.
Scopo del canto è anzitutto lodare Dio, e lodarlo non soltanto con parole e concetti, ma anche servendosi di quello che, come abbiamo visto prima, è uno dei doni più belli ed elevati che Dio ha fatto all'uomo: la musica. Rendiamocene conto leggendo quel libro della Bibbia, il più poetico e musicale: i Salmi di Davide. L'inno sacro è poi anche preghiera, espressione di sentimenti e ripensamento di verità di fede: Martin Lutero infatti aveva composto una serie di corali che presero il nome di “corali del catechismo” affinché il popolo cogliesse meglio il messaggio evangelico.

1 commento:

maurizio abbà ha detto...

Grazie a Biagio Picciau per queste considerazioni che condivide con noi.

E un grazie a Biagio anche per il suo valido contributo musicale
alla Comunità Evangelica Valdese di Biella.