Matthias Zeindler
Dio giudice
Un aspetto irrinunciabile
della fede cristiana
(Piccola biblioteca teologica 90),
Traduzione: Cristina Franzero
Claudiana editrice, Torino, 2008, pp. 128;
e-mail: info@claudiana.it
sito internet: www.claudiana.it
In copertina: MICHELANGELO, Creazione di Eva (part.), volta della Cappella Sistina, Roma
Matthias Zeindler
è pastore riformato nel distretto di Erlach, in Svizzera, e libero docente di teologia sistematica alla Facoltà di teologia di Berna
dalla quarta di copertina:
Oggi, nella prassi religiosa si tende a rinunciare all’immagine del Dio giudice in quanto si ritiene che mal si concili con il Dio biblico dell’amore.
Il Dio in qualche misura “innocuo” che ne discende, l’istanza accogliente da cui, tutt’al più, provengono impulsi di carattere etico, è però un Dio irrilevante per molti contemporanei.
Zeindler intende viceversa mostrare che, per un vero riconoscimento del Dio d’amore, l’idea del Dio giudice è irrinunciabile; il giudizio divino è infatti rifiuto di quanto va contro il suo amore, spazio liberato per la speranza che – un giorno – odio, ingiustizia e sfruttamento saranno superati.
La signoria di Dio, insomma, non si realizza senza il confronto con le ingiustizie.
1 commento:
Matthias Zeindler scrive: (citazione da p. 62)
"Il regno dei cieli e il giudizio divino sono un tutt'uno, senza giudizio non viene il regno di Dio."
Il libro di Zeindler aiuta a meditare su di un tema
che risulta sottovalutato oppure abusato.
Il giudizio di Dio rettamente inteso:
combatte le ingiustizie,
aiuta a non rassegnarsi ad esse,
è segno della misericordia divina.
Dio manifesta l'amore per le sue creature prendendosi cura di esse,
liberandole dalla paura
e dal terrore,
non è la religione che libera
ma è Dio che libera
con il dono della Fede.
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