LA PREGHIERA OMBRELLO
Chiudi l’ombrello, fratello mio,
la preghiera non è un ombrello;
Dio non vende ombrelli, sorella mia,
ama troppo il vento.
Avevo paura di bagnarmi
mi credevo al riparo
della mia preghiera ombrello;
ma tu, o Signore,
mi hai spruzzato di sotto;
la raffica è arrivata da lato
e l’ombrello è stato spazzato via!
Avevo creduto che sotto l’ombrello
ci fossi anche tu,
tu, il Signore dello Spirito…
un cantuccio di ombrello
un cantuccio di paradiso;
questa era la mia occasione…
Ho aperto gli occhi:
sotto l’ombrello, nessuno.
Nessuno oltre a me,
un uomo asciutto, un uomo rinsecchito,
dita contratte sul manico
della preghiera-ombrello.
Vieni!
Signore del vento e dello Spirito,
spazza ai quattro venti
il mio ridicolo ombrello e la mia preghiera paravento!
Tu, il Dio senza ombrello,
spingimi fuori, nel vento,
bagnami, Signore!
Ma dammi al tempo stesso
la gioia e la forza
di quelli che tu inzuppi con lo Spirito!
Olivier Fabre da “Circ. Com. It. CEVAA” riportata da:
Al di là delle barriere, p. 176,
(raccolta di testi a cura del pastore valdese Renato Coïsson).
1 commento:
Molto bella e significativa la preghiera dell'ombrello, però confesso i miei timori sul: è proprio tanto facile da capire? Ad esempio io che non sono il massimo...dovevo leggerla almeno 7-8 volte. Grazie tante però!
Piera
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