domenica 24 agosto 2008

ORA CHE SONO VIVA

Ora che sono viva
Preferisco che tu condivida con me qualche minuto
ora che sono viva,
che non una notte intera
quando sarò morta.

Preferisco che tu accarezzi soavemente
la mia mano ora che sono viva,
piuttosto che adagi il tuo corpo sul mio cadavere
quando sarò morta.

Preferisco che tu mi faccia una breve chiamata
ora che sono viva,
invece di intraprendere un lungo viaggio
quando sarò morta.

Preferisco che tu mi regali un fiore ora che sono viva,
che non una corona di fiori
quando sarò morta.

Preferisco che tu elevi a Dio una breve preghiera
ora che sono viva,
che non una messa cantata
quando sarò morta.

Preferisco che tu mi dedichi anche un solo
accordo di chitarra ora che sono viva,
che non una commovente serenata
quando sarò morta.

Preferisco che tu mi reciti una semplice preghiera
ora che sono viva,
che non belle parole sulla mia tomba
quando sarò morta.
Preferisco anche i più piccoli dettagli
ora che sono viva,
che non grandi manifestazioni di affetto
quando sarò morta.

(citazione da: Arnaldo Pangrazzi, Vivere il tramonto. Paure, bisogni e speranze dinanzi alla morte, (Il Sole a Mezzanotte), Edizioni Erickson, 2006, Loc. Spini 154, settore E - 38014 Gardolo – Trento, p. 101; www.erickson.it )

1 commento:

maurizio abbà ha detto...

Dobbiamo stare vicini a chi ha bisogno
di noi, ora, in questo momento,
senza rinviare a chissà dove e chissà quando.