Dopo aver patito gli orrori e le torture del regime militare argentino degli anni ’70, regime a cui era sfuggito rifugiandosi in Italia.
Dopo aver sofferto nel 1982 ulteriori mesi di detenzione e nuove umiliazioni in occasione del suo rientro in Argentina per accudire alla madre sul letto di morte.
Dopo l’assoluzione finale ottenuta in quell’anno nel processo a suo carico.
In questi giorni, al ricevimento di un nuovo mandato di cattura emesso da un Giudice Federale argentino a carico della moglie Graciela e in attesa del proprio, Josè Baravalle non ha trovato – come in passato - la forza di reagire e di affrontare queste nuove e ingiuste accuse. Troppa la sofferenza.
La famiglia ringrazia per la solidarietà e il rispetto che sta ricevendo in queste ore di profondo dolore.
Gli amici lo ricordano e lo piangono solare e generoso.
Dopo aver sofferto nel 1982 ulteriori mesi di detenzione e nuove umiliazioni in occasione del suo rientro in Argentina per accudire alla madre sul letto di morte.
Dopo l’assoluzione finale ottenuta in quell’anno nel processo a suo carico.
In questi giorni, al ricevimento di un nuovo mandato di cattura emesso da un Giudice Federale argentino a carico della moglie Graciela e in attesa del proprio, Josè Baravalle non ha trovato – come in passato - la forza di reagire e di affrontare queste nuove e ingiuste accuse. Troppa la sofferenza.
La famiglia ringrazia per la solidarietà e il rispetto che sta ricevendo in queste ore di profondo dolore.
Gli amici lo ricordano e lo piangono solare e generoso.
1 commento:
Mi associo alla solidarietò, al cordoglio ed al dolore
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