GIOVANNI
CALVINO
(1509-1564)
Sito internet da visitare in
tedesco, francese, inglese, spagnolo:
http://www.calvin09.org
tratto da: TEMPORANEA,
Anno 2 - numero 5 - ottobre 2008, p. 3;
redazione:
Chiesa Metodista di Genova Sestri
Chiesa Valdese di Genova Sampierdarena
Chiesa Valdese di Genova Centro
Chiesa Ispano americana
Il ritratto di Giovanni Calvino è tratto da: wikipedia.org
voce: 'Giovanni Calvino',
(mercoledì, 29 ottobre 2008, alle ore 16,40).
CALVINO
(1509-1564)
LA VITA
SOLI DEO GLORIA
SOLI DEO GLORIA
Giovanni Calvino nasce a Noyon (Piccardia – Francia) il 10 luglio 1509. Studia nella sua città natale e successivamente a Parigi (Collége de la Marche, Collége Montaigu).
Nel 1528 abbandona gli studi teologici e per volontà del padre si iscrive alla facoltà di legge di Orléans, in seguito si trasferisce a Bourges. Nel 1531 è a Parigi, frequenta i corsi di lettere al “Collége Royal de France”; nel 1532 pubblica la sua prima opera, un commento a “De clementia” di Seneca.
Il 1° novembre 1532 il Rettore dell’Università di Parigi Nicolas Cop inaugura l’anno accademico con un sermone “luterano” scritto dal giurista Giovanni Calvino. Entrambi, per evitare gli arresti, fuggono. La rottura con il cattolicesimo romano è inevitabile; nel 1534 Giovanni Calvino rinuncia ai benefici ecclesiastici del capitolo della Cattedrale di Noyon.
Nel 1535, Giovanni Calvino può stabilirsi a Basilea e redigere il suo capolavoro teologico “Christianae religionis institutio” (1536) (1° edizione italiana completa “Istituzione della religione cristiana” in volgare italiano tradotta da Giulio Cesare Pascali, Ginevra 1557; 2° edizione italiana completa a cura di Giorgio Tourn, 2 volumi U.T.E.T., Torino 1971).
In quest’opera, summa del pensiero calviniano, emerge la competenza teologica di Giovanni Calvino unita al rigore metodologico tipico di una forma mentis educata al diritto romano. Il sistema teologico di Calvino è costruito come una rete. I nodi importanti sono: la sovranità di Dio, la giustificazione dell’uomo peccatore, la centralità di Cristo, la guida dello Spirito Santo, la dottrina della Chiesa invisibile. Il Riformatore Guglielmo Farel (1489-1565) ne intuisce il valore e lo convince nel luglio 1536 a rimanere a Ginevra. La città ha bisogno di un fine teologo e di un capace organizzatore. Farel e Calvino tentano inutilmente di introdurre a Ginevra una formazione teologica permanente (tutti i giorni esegesi delle Scritture) e una chiara disciplina ecclesiastica. I magistrati della città esiliano Farel e Calvino nel 1538. A Strasburgo Giovanni Calvino sposa Idelette de Bure (muore prematuramente nel 1549). Nel 1542 avranno un figlio, Giacomo, che muore pochi giorni A Strasburgo, nel 1539, esce la versione latina della
seconda edizione della “Institutio”. Lo stesso anno il Cardinale Jacopo Sadoleto scrive una lettera alla città di Ginevra, invitandola a ritornare in seno alla Chiesa Romana. I magistrati invitano Calvino a redigere una risposta, data la loro incompetenza teologica. Il 1° settembre 1539 la “Responsio ad Sadoleti epistolam” viene inviata all’eminente Cardinale. Calvino ricorda che, secondo le Scritture la vera Chiesa di Gesù Cristo, nella sua dimensione invisibile si fonda sull’elezione da parte di Dio, nella sua dimensione invisibile trae riscontro solamente nel Nuovo Testamento e non secondo le aggiunte delle tradizioni umane. Il 21 settembre 1540 i magistrati della Città di Ginevra chiedono al Riformatore di ritornare. Un anno dopo Calvino rientra definitivamente a Ginevra. Tra il 1541 e il 1542 pubblica opere teologiche fondamentali. Nel 1541 esce l’edizione francese dell’”Institutio” e due opere pastorali: Piccolo trattato della Santa Cena di Nostro Signore Gesù Cristo” e la versione aggiornata delle “Ordonnances ecclésiastiques”.
Queste ultime prevedono l’istituzione del Concistoro, assemblea dei pastori e rappresentanti delle magistrature, con incarico di esercitare la disciplina sulla condotta dei fedeli. Nel 1542 Calvino pubblica il “Catechismo della Chiesa di Ginevra” e il “Formulario delle preghiere e dei cantici ecclesiastici”. Nel 1559 Calvino fonda l’accademia di Ginevra e la 4° edizione ampliata della “Institutio”, la vita a Ginevra di Calvino fu segnata anche da momenti drammatici come la morte sul rogo di Michele Serveto. Nel 1903 gli abitanti di Ginevra riconobbero l’errore di Calvino con una confessione pubblica di peccatore e una targa sul luogo del martirio di Serveto. A Calvino si deve la prima evangelizzazione calvinista al di fuori dell’Europa, nella baia di Rio de Janeiro (1555-1575) ad opera di marinai ugonotti francesi. Consumato dal lavoro e dalla debolezza nel fisico, Giovanni Calvino muore il 27 maggio 1564..
(1) Prosegue
EUGENIO STRETTI
Nel 1528 abbandona gli studi teologici e per volontà del padre si iscrive alla facoltà di legge di Orléans, in seguito si trasferisce a Bourges. Nel 1531 è a Parigi, frequenta i corsi di lettere al “Collége Royal de France”; nel 1532 pubblica la sua prima opera, un commento a “De clementia” di Seneca.
Il 1° novembre 1532 il Rettore dell’Università di Parigi Nicolas Cop inaugura l’anno accademico con un sermone “luterano” scritto dal giurista Giovanni Calvino. Entrambi, per evitare gli arresti, fuggono. La rottura con il cattolicesimo romano è inevitabile; nel 1534 Giovanni Calvino rinuncia ai benefici ecclesiastici del capitolo della Cattedrale di Noyon.
Nel 1535, Giovanni Calvino può stabilirsi a Basilea e redigere il suo capolavoro teologico “Christianae religionis institutio” (1536) (1° edizione italiana completa “Istituzione della religione cristiana” in volgare italiano tradotta da Giulio Cesare Pascali, Ginevra 1557; 2° edizione italiana completa a cura di Giorgio Tourn, 2 volumi U.T.E.T., Torino 1971).
In quest’opera, summa del pensiero calviniano, emerge la competenza teologica di Giovanni Calvino unita al rigore metodologico tipico di una forma mentis educata al diritto romano. Il sistema teologico di Calvino è costruito come una rete. I nodi importanti sono: la sovranità di Dio, la giustificazione dell’uomo peccatore, la centralità di Cristo, la guida dello Spirito Santo, la dottrina della Chiesa invisibile. Il Riformatore Guglielmo Farel (1489-1565) ne intuisce il valore e lo convince nel luglio 1536 a rimanere a Ginevra. La città ha bisogno di un fine teologo e di un capace organizzatore. Farel e Calvino tentano inutilmente di introdurre a Ginevra una formazione teologica permanente (tutti i giorni esegesi delle Scritture) e una chiara disciplina ecclesiastica. I magistrati della città esiliano Farel e Calvino nel 1538. A Strasburgo Giovanni Calvino sposa Idelette de Bure (muore prematuramente nel 1549). Nel 1542 avranno un figlio, Giacomo, che muore pochi giorni A Strasburgo, nel 1539, esce la versione latina della
seconda edizione della “Institutio”. Lo stesso anno il Cardinale Jacopo Sadoleto scrive una lettera alla città di Ginevra, invitandola a ritornare in seno alla Chiesa Romana. I magistrati invitano Calvino a redigere una risposta, data la loro incompetenza teologica. Il 1° settembre 1539 la “Responsio ad Sadoleti epistolam” viene inviata all’eminente Cardinale. Calvino ricorda che, secondo le Scritture la vera Chiesa di Gesù Cristo, nella sua dimensione invisibile si fonda sull’elezione da parte di Dio, nella sua dimensione invisibile trae riscontro solamente nel Nuovo Testamento e non secondo le aggiunte delle tradizioni umane. Il 21 settembre 1540 i magistrati della Città di Ginevra chiedono al Riformatore di ritornare. Un anno dopo Calvino rientra definitivamente a Ginevra. Tra il 1541 e il 1542 pubblica opere teologiche fondamentali. Nel 1541 esce l’edizione francese dell’”Institutio” e due opere pastorali: Piccolo trattato della Santa Cena di Nostro Signore Gesù Cristo” e la versione aggiornata delle “Ordonnances ecclésiastiques”.
Queste ultime prevedono l’istituzione del Concistoro, assemblea dei pastori e rappresentanti delle magistrature, con incarico di esercitare la disciplina sulla condotta dei fedeli. Nel 1542 Calvino pubblica il “Catechismo della Chiesa di Ginevra” e il “Formulario delle preghiere e dei cantici ecclesiastici”. Nel 1559 Calvino fonda l’accademia di Ginevra e la 4° edizione ampliata della “Institutio”, la vita a Ginevra di Calvino fu segnata anche da momenti drammatici come la morte sul rogo di Michele Serveto. Nel 1903 gli abitanti di Ginevra riconobbero l’errore di Calvino con una confessione pubblica di peccatore e una targa sul luogo del martirio di Serveto. A Calvino si deve la prima evangelizzazione calvinista al di fuori dell’Europa, nella baia di Rio de Janeiro (1555-1575) ad opera di marinai ugonotti francesi. Consumato dal lavoro e dalla debolezza nel fisico, Giovanni Calvino muore il 27 maggio 1564..
(1) Prosegue
EUGENIO STRETTI
Sito internet da visitare in
tedesco, francese, inglese, spagnolo:
http://www.calvin09.org
tratto da: TEMPORANEA,
Anno 2 - numero 5 - ottobre 2008, p. 3;
redazione:
Chiesa Metodista di Genova Sestri
Chiesa Valdese di Genova Sampierdarena
Chiesa Valdese di Genova Centro
Chiesa Ispano americana
Il ritratto di Giovanni Calvino è tratto da: wikipedia.org
voce: 'Giovanni Calvino',
(mercoledì, 29 ottobre 2008, alle ore 16,40).
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